Vis-à-Vis
Discorsi sull’Europa contemporanea
nel riflesso di J.J. Rousseau

Festival culturale italo-francese
Chambéry-Torino / giugno-ottobre 2022

 

Ideato da Fondazione Circolo dei lettori e Musei civici di Chambéry, con il sostegno del programma di cooperazione transfrontaliera Interreg-Alcotra, Vis-à-Vis è un festival internazionale per riflettere sul senso dell’Europa contemporanea, indagare la sua dimensione culturale, osservarne frontiere e valori.
A Chambéry, nella cornice di Les Charmettes dove Jean-Jacques Rousseau, padre degli ideali europei, ha trascorso anni importanti della sua formazione, e a Torino, dove è maturata la sua conversione spirituale, studiosi, scrittori e artisti esploreranno l’idea di Europa oggi, lasciandosi ispirare da alcuni grandi temi del pensiero rousseauiano: l’uomo come essere naturale in rapporto con la cultura e la società, l’auto-indagine e la scrittura di sé, l’identità e l’appartenenza.
Chi è passato da Torino: Olivier Guez, Jacques Rupnik, Espérance Hakuzwimana, Corine Pelluchon, Emanuele Trevi, Paolo Rumiz, Valerio Magrelli, Martin Rueff, Maurizio Ferraris.


L’Europa non è soltanto un continente, uno spazio geografico. È una storia comune, un modo di esistere nel passato, nel presente, e in un futuro tutto da costruire. George Steiner, intellettuale poliedrico, errante e inafferrabile eppure perfetta espressione di un sentire europeo senza tempo, ci racconta che due sono le caratteristiche del nostro Vecchio ma anche nuovo Continente: solo in Europa, dice, ci sono le piazze, luogo d’incontro e scambio, centro di ogni abitato grande o piccolo che sia. Solo l’Europa è un continente “camminabile”, che tutto si può attraversare e conoscere a un passo umano, dove non ci sono foreste impenetrabili, vette irraggiungibili, deserti mortiferi.
L’Europa è dunque un territorio a misura d’uomo, uno spazio conoscibile, il luogo di una storia che ci appartiene e cui apparteniamo. Il pensiero dell’Europa come luogo d’incontro, come territorio familiare, si riconduce perfettamente alle riflessioni di Jean Jacques Rousseau, alla sua idea di natura, e di uomo come parte dell’ecosistema. Perché anche questo dialogo ininterrotto fra intellettuali, filosofi, artisti, è parte stessa della nostra comune identità, la costruisce giorno per giorno.
Una riflessione sul passato e sul futuro dell’Europa non può però prescindere da uno sguardo diretto sulla realtà di oggi, su un presente di cui il conflitto fa ancora purtroppo parte, in cui ciò che pensavamo di esserci lasciati definitivamente alle spalle si ripresenta con ingombrante prepotenza. La guerra è ancora qui, su questo territorio dove ci si incontra, dove si cammina con fiducia. Oggi più che mai le parole di JJR, di GS e di tanti altri costruttori attraverso le idee, le parole, l’arte, sono necessarie per continuare a restare con i piedi per terra coltivando il sogno di un’Europa pacifica, consapevole, profondamente umana.

Elena Loewenthal
direttore Fondazione Circolo dei lettori