LA MONTAGNA CHIEDE SALVEZZA
Torino | marzo-aprile 2023
Torna la rassegna ideata per ragionare e riflettere su temi e sguardi inseriti tra le righe della letteratura di montagna. Quest’anno approfondiamo storie di uomini e di donne che hanno voluto portare salvezza: alla natura sopraffatta dall’umano e agli umani messi in difficoltà dalla natura. Tre incontri in cui riflettere su quella necessità di salvezza che la montagna ci chiede e di cui anche noi abbiamo bisogno, sempre più disperatamente.
in collaborazione con Libreria La Montagna
⛰️ lunedì 6 marzo h 21 sala grande
SUL FILO DEL CRINALE
Vita e morte per un medico avventuriero
con Hubert Messner, autore del libro edito da Raetia
e Simone Bobbio
Da semplice ragazzo di montagna ad appassionato amante dell’avventura e pioniere della medicina, Hubert Messner racconta come sia riuscito a tenere testa al destino, nel reparto di terapia intensiva neonatale così come tra i ghiacci spietati del Polo Nord o del Nanga Parbat, laddove vita e morte sono tra loro vicinissime.
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⛰️ lunedì 27 marzo h 21 sala grande
SE NON DOVESSI TORNARE
La vita bruciata di Gary Hemming,l’alpinista beatnik
con Enrico Camanni, autore del libro edito da Mondadori
e Lara Giorcelli
Il racconto struggente degli ultimi anni dell’iconico scalatore, dall’impresa sul Monte Bianco (dove salvò da morte certa due scalatori insieme a un gruppo di altri pirati delle rocce) all’inarrestabile collasso esistenziale, fino al tragico suicidio su un lago del Wyoming, dove, dopo una rissa, terrorizzato dalla propria violenza, ruotò la pistola verso di sé.
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⛰️ lunedì 17 aprile h 21 sala grande
IL RESPIRO DELL’EVEREST
Un cammino spirituale e ecologico
con Marion Chagneaud- Dupuy (in collegamento), autrice del libro edito da MonteRosa edizioni,
Roberto Mantovani, storico dell’alpinismo, e Linda Cottino, giornalista
Questa è la particolarissima storia di Marion Chaygneaud-Dupuy, che ha creato «con i tibetani per i tibetani» il progetto Clean Everest: l’operazione di pulizia (diventata ormai un modello per altre vette), in tre anni, ha rimosso otto tonnellate e mezzo di rifiuti accumulati da decenni di spedizioni alpinistiche sulla montagna più alta della Terra.
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