3 podcast per 3 racconti di Primo Levi

adattamento radiofonico e regia Valter Malosti | progetto sonoro Gup Alcaro
prodotti da TPE – Teatro Piemonte Europa e Fondazione Circolo dei lettori
in collaborazione con il Centro Internazionale di Studi Primo Levi
nell’ambito di Io so cosa vuol dire non tornare

Su SoundCloud, Spotify e qui:
> da venerdì 12 febbraio h 21
Quaestio de Centauris, da Storie naturali
con Valter Malosti e Paolo Giangrasso | voci di Demetrio Stratos
> da venerdì 19 febbraio h 21
Ammutinamento, da Vizio di forma
con Elena Clara Malosti e Valter Malosti | musiche e chitarre Paolo Spaccamonti
> da venerdì 26 febbraio h 21
Protezione, da Storie naturali
con Anna Della Rosa, Paolo Giangrasso, Roberta Lanave, Valter Malosti | musiche e chitarre Paolo Spaccamonti

La figura mitologica del centauro: affascinante ibrido al confine tra Natura e Umano, una «impurezza che fa scatenare la vita». Una ragazzina speciale che spiazza il mondo degli adulti perché sa parlare con le piante e raccoglie la ribellione della natura contro l’uomo. E un futuro in cui un’imprevedibile calamità planetaria (una pioggia di micrometeoriti) costringe l’umanità a bandire ogni contatto fisico e a vivere rinchiusa dietro corazze protettive. C’è tutto il dono profetico, la capacità visionaria e la straordinaria forza poetica dello scrittore torinese in Fantascienza? Tre racconti di Primo Levi.

Valter Malosti ha curato l’adattamento radiofonico e la regia di tre racconti – Quaestio de Centauris, Ammutinamento e Protezione – contenuti nelle raccolte Storie naturali (1966) e Vizio di forma (1971), e ne ha fatto tre podcast da ascoltare singolarmente o uniti a formare una sorta di trittico (e in questo caso l’ordine di ascolto consigliato è Protezione, Quaestio e Ammutinamento). Accanto a Malosti il cast annovera attori già protagonisti di applaudite produzioni TPE come Anna Della Rosa, Paolo Giangrasso, Roberta Lanave, affiancati dalla giovanissima Elena Clara Malosti; si avvale inoltre del fondamentale contributo del progetto sonoro di Gup Alcaro con le musiche originali alla chitarra di Paolo Spaccamonti.